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𝐒𝐨𝐧𝐨 𝐄𝐦𝐚𝐧𝐮𝐞𝐥𝐞 𝐏𝐞𝐭𝐫𝐮𝐜𝐜𝐢, 𝐜𝐨𝐨𝐫𝐝𝐢𝐧𝐚𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐝𝐢 𝐁𝐀𝐒𝐄 𝐏𝐎𝐏𝐎𝐋𝐀𝐑𝐄 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐩𝐫𝐨𝐯𝐢𝐧𝐜𝐢𝐚 𝐝𝐢 𝐏𝐞𝐬𝐚𝐫𝐨 𝐞 𝐔𝐫𝐛𝐢𝐧𝐨 𝐞 𝐒𝐢𝐧𝐝𝐚𝐜𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐩𝐢𝐜𝐜𝐨𝐥𝐨 𝐜𝐨𝐦𝐮𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐌𝐨𝐦𝐛𝐚𝐫𝐨𝐜𝐜𝐢𝐨, 𝐧𝐞𝐥 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐨 𝐞𝐧𝐭𝐫𝐨𝐭𝐞𝐫𝐫𝐚 𝐭𝐫𝐚 𝐏𝐞𝐬𝐚𝐫𝐨 𝐞 𝐅𝐚𝐧𝐨.
Su mandato del Direttivo Regionale, che ringrazio per la fiducia concessami – anche a fronte del segnale che Base Popolare vuole dare per il percorso che stiamo intraprendendo – sono su questo splendido palco a rappresentare questo nuovo partito, nato come associazione politica a Roma il 3 febbraio 2024, ma che viene da lontano.
In poco meno di un anno facciamo parte del Partito Popolare Europeo e, fra poche settimane, ci costituiremo come partito nazionale, pronti a correre per le elezioni regionali di oggi e per le politiche del 2027.
La scelta di Base Popolare è chiara: collaborare con il Presidente Acquaroli, offrendo le nostre competenze, le nostre capacità di donne e uomini che, con spirito di dedizione, senso di sacrificio, umiltà e soprattutto professionalità, concorrono a realizzare un nuovo progetto politico, pronto a rispondere alle esigenze delle Marche e dei marchigiani, senza se e senza ma.
La nostra è stata una scelta programmatica, fondata su un "Progetto Marche" elaborato e condiviso per lunghi mesi. Un programma basato su principi per noi fondamentali: i valori cristiani, il Popolarismo, la centralità della persona; valori molto lontani dal populismo e dall’egocentrismo a cui ha scelto di guardare quella piccola parte di scissionisti che ha trovato casa altrove.
Tradendo il progetto, costoro hanno scelto la casa dell’ideologia, quella che oggi vede AVS, Partito Democratico, M5S, ecc. uniti da non si sa quale programma – visto che ancora devono scriverlo.
Tra questi vi sono quelli che dovevano "aprire la politica come una scatoletta di tonno" e che invece si sono ritrovati succubi... delle sardine.
Forse gli interessi sono andati al di là del programma: a questo punto, lo potrebbe scrivere direttamente Fratoianni… o meglio ancora Landini, che ha tentato con un referendum – risultato fallimentare – di fare un sol boccone di una coalizione, per ora guidata da un candidato divisivo e arrogante, incapace di sedersi a un tavolo per un confronto su progettualità che guardino al bene della nostra Regione.
Ora vogliamo capire se, per questo signore, vengano prima il bene delle Marche e dei marchigiani oppure il proprio ego.
Vorremmo capire perché si girava dall’altra parte, questo candidato "landiniano", quando da Sindaco di Pesaro non vedeva la fuga – regnante Ceriscioli 2018 – di medici, primari e personale amministrativo dall’Azienda Marche Nord, che aveva a 200 metri dal Comune che amministrava.
Era forse in allegra vacanza con Matteo Renzi, negli stessi anni, quando chiudevano i battenti di Banca Marche, creando un problema creditizio su tutto il tessuto economico marchigiano e mettendo le nostre imprese in ginocchio.
Potrei andare avanti, passando per le questioni legate alla Provincia di Pesaro e Urbino da lui amministrata o per "Affidopoli", ma non sono qui per criticare gli altri, bensì per condividere un progetto finalizzato a far sì che la nostra splendida Regione esca dal periodo di transizione ereditato dalla precedente Giunta, che il Presidente Acquaroli si è trovato ad affrontare nel pieno di una crisi pandemica senza precedenti – che magari qualcuno pensava di risolvere con le spillette.
𝐑𝐢𝐜𝐨𝐬𝐭𝐫𝐮𝐢𝐫𝐞 𝐬𝐮𝐥𝐥𝐞 𝐦𝐚𝐜𝐞𝐫𝐢𝐞 𝐫𝐢𝐜𝐡𝐢𝐞𝐝𝐞 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐨!
Per questo BASE POPOLARE ha elaborato il suo programma, da confrontare con quello del Presidente, e il confronto si è concluso con la condivisione di percorsi e obiettivi.
Obiettivi che noi di Base Popolare – e noi Sindaci – valutiamo non in senso astratto, ma con pragmatismo, senso di responsabilità e servizio quotidiano verso cittadini e cittadine.
𝐁𝐀𝐒𝐄 𝐏𝐎𝐏𝐎𝐋𝐀𝐑𝐄 𝐞̀ 𝐜𝐨𝐧𝐯𝐢𝐧𝐭𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐨𝐥𝐨 𝐜𝐨𝐬𝐢̀, 𝐜𝐨𝐧 𝐫𝐢𝐬𝐩𝐨𝐬𝐭𝐞 𝐜𝐡𝐢𝐚𝐫𝐞, 𝐩𝐨𝐬𝐬𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐟𝐚𝐫 𝐬𝐢̀ 𝐜𝐡𝐞 𝐥𝐚 𝐠𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐭𝐨𝐫𝐧𝐢 𝐚 𝐯𝐨𝐭𝐚𝐫𝐞: 𝐦𝐞𝐧𝐨 𝐥𝐢𝐤𝐞, 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐜𝐨𝐧𝐜𝐫𝐞𝐭𝐞𝐳𝐳𝐚!
Abbiamo condiviso percorsi anche innovativi in ambito sanitario: una sanità non ospedalocentrica, ma basata sul territorio, con attenzione alla programmazione e pianificazione strategica.
Chi avrà la pazienza di leggerlo vedrà quanta importanza il nostro programma attribuisce a turismo, PMI, agricoltura, enogastronomia, welfare, cultura, digitalizzazione e intelligenza artificiale.
Sempre con modalità attuative basate sulla persona, sulla trasparenza, sulla partecipazione, professionalità e competenza.
Per premiare il merito ed “abrogare” il clientelismo.
Il rapporto con gli alleati sarà improntato alla disponibilità al confronto in itinere sui punti programmatici, ma al contempo sarà di indisponibilità assoluta a derogare dal rigoroso rispetto dei principi e dei valori annunciati.
𝐒𝐚𝐫𝐞𝐦𝐨 𝐥𝐞𝐚𝐥𝐢, 𝐏𝐫𝐞𝐬𝐢𝐝𝐞𝐧𝐭𝐞, saremo rispettosi del Suo ruolo, della Sua persona e della Sua figura di Garante.
Abbiamo apprezzato il Suo saper ascoltare, la Sua umiltà, il prendere consapevolezza anche di qualche errore che, nel tragitto, può capitare.
La Sua disponibilità e la crescita che ha dimostrato, giorno dopo giorno, in questi cinque difficili anni di governo, hanno evidenziato la Sua volontà di mettere al centro di ogni obiettivo le Marche e i marchigiani.
𝐏𝐞𝐫 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐬𝐚𝐫𝐞𝐦𝐨 𝐚𝐥 𝐒𝐮𝐨 𝐟𝐢𝐚𝐧𝐜𝐨, 𝐏𝐫𝐞𝐬𝐢𝐝𝐞𝐧𝐭𝐞.
𝐄𝐝 𝐨𝐫𝐚 𝐚𝐧𝐝𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐚 𝐯𝐢𝐧𝐜𝐞𝐫𝐞! 𝐈𝐧𝐬𝐢𝐞𝐦𝐞, 𝐮𝐧𝐢𝐭𝐢! (apertura su nuova finestra)

L’apprezzato intervento del nostro Emanuele Petrucci che alla convention di Civitanova Marche ha portato l’adesione di Base Popolare alla candidatura di Francesco Acquaroli. (apertura su nuova finestra)

BASE POPOLARE E IL PROBLEMA SOCIALE DELLA VIOLENZA
Il femminicidio più recente, in ordine di tempo è quello avvenuto solo ieri nella vicina Tolentino.
Una giovane donna, madre di due figli, brutalmente accoltellata a morte, per strada, tra la gente, dall’ex marito da cui era separata da anni; come non essere profondamente addolorati da tanta insensata violenza.
Difficile anche non cadere nella retorica e non cedere ad esprimere giudizi ovvi e scontati quanto inefficaci. La gravità del problema merita una attenta valutazione e la predisposizione di efficaci misure operative.
Base Popolare ha tra i suoi principi irrinunciabili posti a fondamento della propria politica: la tutela e il rispetto della persona. Ciò che caratterizza profondamente la persona è l’insieme dei rapporti sociali che legano i soggetti per costituire le comunità.
Il singolo spesso si trova solo, isolato ed incapace di affrontare e superare problemi e difficoltà che la vita presenta ad ogni fase della esistenza e le soluzioni sono istintive o totalmente errate.
Gli atti violenti sono espressione di forte disagio esistenziale, di rapporti interpersonali male gestiti, di sentimenti non compresi nella esatta realtà.
La società tutta non può permettersi di sottovalutare problemi che minano la stabilità sociale e che non sono giustificabili né tollerabili, la sola indignazione non basta.
Le violenze verso le donne, i femminicidi, sono una parte preponderante delle manifestazioni aberranti della attuale società, ma le strategie operative devono essere dirette su due fronti: verso i giovani fin dalla prima età scolare sino alla adolescenza, con l’impegno per una formazione educativa che ponga in primo piano l’inalienabile rispetto del prossimo e il riconoscimento e la comprensione dei propri e degli altrui sentimenti.
Gli adulti maschi spesso non reggono alle modifiche dei sentimenti nel tempo e manifestano l’isolamento mentale, la mancanza di una via d’uscita, con soluzioni estreme di violenza, quasi mai verso sé stessi che si autoassolvono e giustificano, ma verso la moglie, la fidanzata, la compagna, la madre dei propri figli che viene brutalmente colpita, uccisa, eliminata.
Quindi da parte delle donne va posta massima attenzione anche a minimi segnali di intolleranza o di vera e propria violenza verbale o fisica.
Sta alle forze dell’ordine, alle Istituzioni come Comuni e Regione, alle agenzie sociali, ai presìdi sanitari, alle tante associazioni come anche ai semplici cittadini, ciascuno con i propri mezzi e le proprie peculiari competenze, collegarsi e fare rete per dare aiuto soprattutto preventivo ed efficace al disagio presente nella società.
Essere veloci nel percepire segnali che poi potrebbero evolvere in atti violenti potrebbe servire ad evitare drammi e a salvare vite innocenti.
Cristina Castellani
Direzione Regionale
Base Popolare Marche (apertura su nuova finestra)

DOMANI A CIVITANOVA MARCHE PER SOSTENERE LA CANDIDATURA DI FRANCESCO ACQUAROLI
La scelta fatta da Base Popolare di sostenere la candidatura di Francesco Acquaroli a Presidente della Regione Marche è stata il risultato di un lungo percorso che ha messo a confronto due programmi e soprattutto due candidati che intendono governare la nostra comunità regionale nei prossimi cinque anni.
Senza pregiudiziali ideologiche, ma seguendo un principio di realtà, attenti ai valori della persona e della comunità.
Ora è accaduto negli ultimi mesi che uno dei due candidati ha accettato il confronto e si è reso disponibile al dialogo e ad arricchire la sua proposta di governo. Persino a far tesoro dei propri errori e cambiare direzione accettando di innalzare il livello di competenza tecnica dei futuri amministratori.
L’altro ha rifiutato di confrontarsi, rifiutando ogni invito, chiedendo semplicemente voti e consenso da aggiungere alla sua idea di governo.
Inoltre ha manovrato con azioni di dubbia legittimità per generare pressioni all’interno dell’assemblea deliberante.
Alla fine la scelta di Base Popolare l’ha fatta democraticamente l’assemblea di Base Popolare che sicuramente è stata influenzata dai differenti comportamenti dei due candidati.
Il presunto scisma raccontato dai media ha interessato alcune decine di aderenti su quattrocentotrentacinque iscritti.
Persino chi sosteneva l’opportunità di non partecipare alle prossime elezioni regionali, si è convinto di questa scelta. Ma soprattutto ne sono stati convinti i tanti giovani ragazzi che partecipano a questo percorso che non hanno ansie di prestazioni elettorale e che pian piano produrrànno quelle modifiche che tutti auspicano restituendo ai cittadini la possibilità di scegliersi davvero i propri rappresentanti senza le costrizioni del maggioritario e quindi affermare una differente cultura politica non più basata sul leaderismo narcisistico e su una verticalizzazione delle scelte che ha impoverito in maniera gravissima il nostro Paese negli ultimi venti anni. Questo resta il vero obiettivo di Base Popolare da raggiungere nelle prossime elezioni politiche creando un grande Partito Popolare, europeista, ispirato dalla centralità della persona e dai valori della comunità.
Infine una considerazione aggiuntiva che non è entrata nelle valutazioni politiche di Base Popolare, ma che in molti personalmente hanno sentito intimamente nella valutazione tra i due candidati: la quotidiana concreta testimonianza dei valori cristiani nella propria vita.
Molte e più approfondite valutazioni hanno accompagnato questa scelta assunta a maggioranza ed accettata anche da chi aveva un’opinione inizialmente differente, nel pieno rispetto dei principi della democrazia.
Base Popolare Marche (apertura su nuova finestra)

GIOVANI, LAVORO E IMPRESE: RIFORMA DEL SISTEMA PER ASSICURARE UN FUTURO ALLE MARCHE.
Sempre dal nostro programma …
Nelle Marche c’è una contraddizione che non possiamo più ignorare: troppe imprese cercano personale qualificato, troppi giovani restano disoccupati.
Noi di Base Popolare proponiamo una riforma del sistema regionale incisiva e prioritaria:
- Riforma dei Centri per l’Impiego, per farli diventare veri hub tra imprese e lavoratori;
- ITS e formazione tecnica gestiti con e per le imprese;
- Università collegate al mondo produttivo;
- Estendere gli incentivi per chi assume giovani formati;
- Una piattaforma digitale unica per semplificare tutto.
Vogliamo creare un ecosistema dove scuola, lavoro e impresa parlino finalmente la stessa lingua.
Per un futuro nelle Marche, non altrove.
Il cambiamento non si promette, si costruisce. E noi siamo pronti a farlo.
Base Popolare Marche (apertura su nuova finestra)

BOLKESTEIN: DIFENDERE LE IMPRESE BALNEARI, DIFENDERE LA COSTA MARCHEGIANA.
Sulla questione balneari non ci possono essere ambiguità: l’applicazione meccanica della Direttiva Bolkestein rischia di cancellare centinaia di imprese familiari che da decenni garantiscono lavoro, servizi, accoglienza e cura del territorio nelle Marche.
Base Popolare Marche si schiera con forza dalla parte degli operatori turistici e chiede:
- il riconoscimento ai beni demaniali marittimi di una loro funzione pubblica e sociale, non assimilabile alla semplice “concessione commerciale”, attivando inoltre presso l’Unione Europea idonee procedure atte ad escluderli definitivamente dall’applicazione della Direttiva Bolkestein;
- il riconoscimento del valore del lavoro svolto dagli attuali gestori: chi ha investito per decenni, pagando canoni e creando occupazione, non può essere messo alla porta da un algoritmo;
- una proroga nazionale fino al 2033, come previsto per le concessioni in essere, accompagnata da una mappatura reale delle coste, distinguendo le aree sature da quelle disponibili;
- l’immediata attuazione del recente pronunciamento della Corte Europea di Giustizia che ha dichiarato la Direttiva Bolkestein incompatibile con le aree costiere protette;
- un tavolo permanente Regione-operatori-comuni, per costruire insieme un modello turistico sostenibile e integrato che non distrugga le esperienze, ma le valorizzi.
Difendere gli operatori balneari non è difendere dei “privilegi”: è difendere un pezzo di identità, economia e futuro delle Marche. Con coraggio e buon senso.
Base Popolare Marche (apertura su nuova finestra)

Università: non servono proclami, ma visione. Noi proponiamo per il futuro la nascita della UNIVERSITÀ DELLE MARCHE, per fare di tante Marche una unica Regione.
Mentre il tuttologo Matteo Ricci si autoproclama presidente e promette chiusure da talk show, la vera sfida per le Marche è un’altra: costruire un nuovo assetto per l’istruzione universitaria pubblica.
Incoraggiamo e sosterremo il prof. Enrico Quagliarini, neo Rettore eletto, nel compito cruciale di federare le quattro università pubbliche marchigiane in un’unica Università delle Marche, auspicando che si faccia interprete di questa esigenza ormai non più rinviabile.
Non tanti doppioni, ma una sola istituzione coordinata, capace di valorizzare le eccellenze specifiche di ogni sede e garantire qualità, accessibilità e innovazione.
Proponiamo inoltre un adeguato piano di sostegni a tutti gli studenti, con convenzioni ed aiuti concreti, per permettere a tutti pari opportunità di accesso alla formazione universitaria.
La politica ha il dovere di essere protagonista di questo processo di riforma, che creerebbe scenari davvero nuovi e inimmaginabili per le prospettive future delle istituzioni universitarie delle Marche.
Perché il futuro non si annuncia: si costruisce. Insieme. (apertura su nuova finestra)

TERRITORI FRAGILI E LEVE DEL CAMBIAMENTO, UNA DELLE MOLTE PROPOSTE PROGRAMMATICHE DI BASE POPOLARE
O costruiamo oggi nuove forme di alleanza tra pubblico e privato, o le prossime generazioni erediteranno solo macerie politiche e paesaggi abbandonati. La fragilità è la nostra condizione: ma può diventare la nostra forza, se impariamo a fare sistema. (apertura su nuova finestra)

𝐁𝐀𝐒𝐄 𝐏𝐎𝐏𝐎𝐋𝐀𝐑𝐄 𝐌𝐀𝐑𝐂𝐇𝐄: 𝐔𝐍𝐀 𝐍𝐔𝐎𝐕𝐀 𝐅𝐀𝐒𝐄, 𝐕𝐄𝐑𝐒𝐎 𝐋𝐄 𝐄𝐋𝐄𝐙𝐈𝐎𝐍𝐈 𝐑𝐄𝐆𝐈𝐎𝐍𝐀𝐋𝐈 𝐄 𝐎𝐋𝐓𝐑𝐄
𝑃𝑎𝑜𝑙𝑎 𝐺𝑖𝑜𝑟𝑔𝑖 𝑖𝑛𝑑𝑖𝑐𝑎𝑡𝑎 𝑝𝑜𝑟𝑡𝑎𝑣𝑜𝑐𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑚𝑜𝑣𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑙𝑎 𝑓𝑎𝑠𝑒 𝑒𝑙𝑒𝑡𝑡𝑜𝑟𝑎𝑙𝑒
Dopo una fase costituente intensa e partecipata, Base Popolare Marche entra ufficialmente
nella sua nuova fase politica: quella elettorale. Un passaggio cruciale che segna la piena
operatività del progetto politico e l’avvio del percorso che guarda con determinazione alle
elezioni politiche del 2027, con l’obiettivo ambizioso, ma concreto, di contribuire alla
costruzione di un unico soggetto politico in cui si ritrovino tutte le forze che si riconoscono
nel Partito Popolare Europeo (PPE), a cui Base Popolare aderisce con convinzione.
In questo cammino, le elezioni regionali nelle Marche rappresentano un appuntamento
fondamentale. Base Popolare vi si presenta con una proposta politica fortemente
caratterizzata, grazie a una classe dirigente giovane, competente e radicata nei territori, da
cui emergeranno le candidature.
Il programma di governo stilato da Base Popolare è il frutto di un lungo e approfondito
lavoro condotto dai tavoli tematici, che hanno visto il contributo di esperti, cittadini,
amministratori locali e rappresentanti del mondo sociale ed economico. Un lavoro collettivo
che riflette il metodo della “piramide rovesciata”
, simbolo di un movimento dove le persone
e i territori sono al centro delle scelte.
Base Popolare Marche sostiene la ricandidatura dell’attuale Presidente della Regione,
Francesco Acquaroli, per il valore della sua persona, per i punti di contatto con il nostro
programma e per la disponibilità dimostrata ad accoglierne i contenuti, anche laddove essi
evidenziano criticità rispetto ad alcune tematiche trattate nel corso del mandato. È un
segno di intelligenza politica e apertura che merita rispetto e fiducia.
In questa nuova fase, Paola Giorgi, vice coordinatrice regionale e fondatrice è stata
individuata quale portavoce di Base Popolare Marche.
Base Popolare si conferma come spazio aperto, costruttivo e determinato, pronto a
raccogliere la sfida del cambiamento e a offrire una proposta credibile, popolare e
profondamente europea per il futuro delle Marche. (apertura su nuova finestra)

Con Silvana #Borroni e Base Popolare per #Orsili Sindaco a Sant’Elpidio a Mare.
🎥⬇️ Giovani frecce crescono. Senza ansia di prestazioni elettorali prepararono il loro futuro nell’esercizio della democrazia.
Bravissimi!
*******
Alessandro Lamberti Emanuele Petrucci Mattia Orioli Laura Balestra Andrea Castellani Raimondo Orsetti Paola GiorgiGian Mario Spacca (apertura su nuova finestra)

𝐁𝐚𝐬𝐞 𝐏𝐨𝐩𝐨𝐥𝐚𝐫𝐞: 𝐢𝐥 𝐜𝐨𝐫𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨 𝐝𝐢 𝐮𝐧𝐚 𝐬𝐜𝐞𝐥𝐭𝐚 𝐩𝐨𝐥𝐢𝐭𝐢𝐜𝐚 𝐚𝐮𝐭𝐞𝐧𝐭𝐢𝐜𝐚
Costruire è un’arte complessa. Richiede tempo, pazienza e una visione chiara del futuro.
La presenza di Base Popolare alle elezioni amministrative di #Sant’Elpidio a Mare si colloca esattamente in questa prospettiva: non una semplice adesione elettorale, ma un atto politico coerente con la nostra missione originaria – formare una nuova classe dirigente e offrire spazio a giovani capaci e motivati.
Il progetto di Rossano #Orsili, che Base Popolare ha sostenuto fin dall’inizio con convinzione e slancio propulsivo, rappresenta una realtà solida per la città. Allo stesso tempo, getta le fondamenta per un percorso politico più ampio, fondato sulla partecipazione, sull’innovazione e sull’investimento generazionale.
In questo spirito, affrontiamo la sfida elettorale come un’opportunità di crescita per la nostra giovane classe dirigente, che ha già dimostrato passione, competenza e adesione convinta al progetto.
In un’ottica meramente elettoralistica – soprattutto dopo l’improvviso abbandono dell’ex coordinatore provinciale – Base Popolare avrebbe potuto cercare un compromesso, inserendo alcuni propri candidati in altre liste della coalizione.
Ma abbiamo scelto un’altra strada. Abbiamo deciso di non abdicare al nostro progetto, anzi, di rilanciarlo.
La conduzione della Lista di Base Popolare è stata affidata al giovanissimo Alessandro Lamberti, vicecoordinatore della provincia fermana, affiancato da Silvana #Borroni, tra i candidati della lista. Insieme a loro, tanti #giovani e nuove energie che si sono avvicinate con entusiasmo, pronti a dare un contributo concreto alla vita politica e sociale della città.
Non aspettiamo lunedì per raccogliere i frutti di questa esperienza: la nostra presenza è già oggi il segno di una narrazione politica diversa, più complessa, ma anche più autentica e sfidante.
Invitiamo tutti i cittadini di Sant’Elpidio a Mare a recarsi al voto, a sostenere il candidato Sindaco Rossano Orsili e Base Popolare con cui condividere un percorso di partecipazione attiva, al servizio del bene comune. (apertura su nuova finestra)

“Sono stato scelto senza alcun merito e, con timore e tremore, vengo a voi come un fratello che vuole farsi servo della vostra fede e della vostra gioia, camminando con voi sulla via dell’amore di Dio, che ci vuole tutti uniti in un’unica famiglia.”
GRAZIE A DIO, SIAMO IN BUONE MANI! (apertura su nuova finestra)
𝐋𝐄 𝐌𝐀𝐑𝐂𝐇𝐄 𝐋𝐀𝐁𝐎𝐑𝐀𝐓𝐎𝐑𝐈𝐎 𝐍𝐀𝐙𝐈𝐎𝐍𝐀𝐋𝐄 𝐏𝐄𝐑 𝐋𝐀 𝐂𝐎𝐒𝐓𝐑𝐔𝐙𝐈𝐎𝐍𝐄 𝐃𝐄𝐋𝐋𝐀 𝐆𝐑𝐀𝐍𝐃𝐄 𝐂𝐀𝐒𝐀 𝐈𝐓𝐀𝐋𝐈𝐀𝐍𝐀 𝐃𝐄𝐋 𝐏𝐀𝐑𝐓𝐈𝐓𝐎 𝐏𝐎𝐏𝐎𝐋𝐀𝐑𝐄 𝐄𝐔𝐑𝐎𝐏𝐄𝐎.
Base Popolare, si fa “base” per un progetto di più ampio respiro, che ha come orizzonte la costruzione del PPE Partito Popolare Europeo in Italia, attraverso una lista che racchiuda in sé tutti i partiti appartenenti a questa grande famiglia politica europea.
Le Marche, come trampolino di lancio per la costruzione di un sogno che, mai come oggi, è divenuto necessario, fondamentale e vitale per salvaguardare i valori di una società sempre più persa tra divisioni, contrasti, povertà, guerre e senza una direzione certa, che sappia difendere la vita ed il vero benessere, attraverso quei valori essenziali ed irrinunciabili, in primis e su tutti l’ispirazione Cristiana, fulcro centrale del vero popolarismo.
Da troppo tempo, i Popolari in Italia sono rimasti orfani di un progetto unitario e plurale, che si è fermato e frammentato oltre trent’anni fa.
L’appello lanciato da Base Popolare, che richiamo con forza, è rivolto ai cuori e alle menti di tutti coloro che sono ancora e vorranno sempre esserlo, “𝐋𝐢𝐛𝐞𝐫𝐢 𝐞 𝐟𝐨𝐫𝐭𝐢”.
Coraggio dunque, oggi è tempo di agire, le Marche diventino il faro e la luce per questa grande rinascita popolare.”
Mattia Orioli
Direzione Regionale
Base Popolare Marche (apertura su nuova finestra)

Siamo impegnati a costruire un progetto forte e coeso in vista delle prossime elezioni regionali nelle Marche.
Presenti molti giovani questa mattina alla conferenza stampa, tra i quali i coordinatori provinciali di Pesaro (Emanuele Petrucci), Macerata (Mattia Orioli) e Ascoli Piceno (Laura Balestra), il Responsabile del Movimento Giovanile nelle Marche (Alessandro Lamberti) e delle Pari Opportunità (Agnese Paolucci).
💪🏻Uniti per il bene comune, per una Regione Europea che metta al centro la persona, le comunità, la solidarietà e lo sviluppo sostenibile. (apertura su nuova finestra)

Base Popolare corre con Acquaroli: il partito entra ora nella fase elettorale con una nuova organizzazione dopo l’assemblea di questa mattina. Approvati programma, documento politico e codice etico.
Civitanova Marche - Una scelta di campo chiara e decisa, ratificata questa mattina al termine di un’assemblea dei soci partecipata e condivisa negli obiettivi e nei valori. Base Popolare Marche è pronta a ripartire dopo le vicissitudini delle ultime settimane e ha deciso di sostenere il presidente Francesco Acquaroli alle prossime elezioni regionali.
Pertanto questa è la posizione ufficiale, ratificata dall’assemblea che è sovrana. Altre iniziative sono da intendersi a carattere personale.
“Il suo progetto è il più coerente con i contenuti della nostra piattaforma programmatica, in quanto fondato su regole condivise e una visione futura che renda protagonisti i territori e le comunità locali” sottolinea il direttivo.
Il presidente Gian Mario Spacca resta saldo al comando di Base Popolare Marche (infondate le voci su sue possibili dimissioni).
Nel corso dell’assemblea sono stati approvati il programma, il documento politico e il Codice Etico. Terminata la fase costituente, si entra ora nella fase elettorale anche con una nuova organizzazione che risponde ai valori di Base Popolare, con il mandato di operare negli ambiti organizzativi e territoriali per la campagna elettorale. Un organismo, nella sua composizione, in linea con il rinnovamento, cardine della politica del movimento. E' stato approvato il programma dal titolo: “ONE - Un sistema unico per una Regione inclusiva, moderna e innovativa”.
Ampio è stato il dibattito che ha preceduto l' approvazione di tali decisioni e che ha riconfermato la piena adesione all'obiettivo strategico politico di Base Popolare, quello di unire tutte le forze che si riconoscono nel popolarismo e nei suoi valori posti alla base dell'azione del PPE (Partito Popolare Europeo). Si è respirata un’aria di convinta partecipazione e di una forte unità di intenti.
“Con soddisfazione ho registrato una convinta adesione di tutti i presenti al percorso indicato sin dal suo nascere da Base Popolare – ha dichiarato il coordinatore regionale Raimondo Orsetti- e una unanime condivisione delle scelte. Noi andiamo avanti. Con chi ci crede davvero e con chi ha voglia di fare e costruire.
“Siamo diversi, ci siano incamminati in un percorso di costruzione politica che rompe gli schemi – ha fatto eco la vice coordinatrice regionale Paola Giorgi – necessario, complesso, ma anche appassionante, con la partecipazione e la condivisione di tutti gli iscritti. Abbiamo lavorato per costruire un ponte, ora iniziamo a camminarci sopra con la certezza che i moderati sono i veri rivoluzionari”. (apertura su nuova finestra)

Dalle parole ai fatti.
Base Popolare nella campagna elettorale a sostegno di Rossano Orsili sindaco.
La lista è stata presentata: nell'immagine ci sono una parte dei candidati e in queste ore si sta procedendo all'affissione dei manifesti negli appositi spazi elettorali.
Grazie ad Alessandro Lamberti, per l’impegno, la dedizione e la coerenza.
Avanti tutta. 💪🏻 (apertura su nuova finestra)

(apertura su nuova finestra)
IL TESTO DELLA MOZIONE APPROVATA DAL CONGRESSO DEL PARTITO POPOLARE EUROPEO SU PROPOSTA DI BASE POPOLARE MARCHE
DRAFT ordinary resolution Nr. 3
"Now is the time for a new Europe" - tabled by Base Popolare (Italy)
Amended Version adopted by the resolution committee of 26 March 2025 and of 9 of April 2025
PREMISE
In recent months, the essential challenges that Europe and its pro-European political forces
must address have become clearer than ever
A new world order is emerging: one, in which Europe’s presence is indispensable, not only
because of its historical legacy but also to ensure the defence and promotion of its cultural
values and democratic institutions, rooted in freedom, equality and solidarity. Europe’s
leadership is essential in this reshaped global framework, where its strategic autonomy and
global influence will play pivotal roles.
Consequently, this new world order demands a new institutional structure for Europe — one
that further works on becoming much "more than a single market. Europe must become a true,
representative institution for its nations and its people, reflecting the values that bind them
together while enhancing their collective strength in the international arena: in order to face the
threats emerging over Europe, with a special focus on hybrid threats.
On the one hand, it is necessary to address urgent geopolitical questions related to common
defence, foreign policy, and security issues. The establishment of a European defence force
capable of responding swiftly to emerging threats, along with a unified foreign policy, will ensure
that Europe’s voice is heard on the global stage. Moreover, social security and welfare systems
must be coordinated to promote equality and resilience across the continent. On the other
hand, Europe must continue strengthening economic integration by improving cooperation in
key areas such as competitiveness, investments and budget planning.
To meet the demands of the 21st century, Europe must also become a leader in economic
growth, sustainability and innovation, ensuring that the transition to green technologies and
digital economies is both equitable and competitive. These initiatives should be accompanied
by substantial investments in digital infrastructure and research and development, with a
particular emphasis on sectors such as artificial intelligence, space, defence, biotechnology
and renewable energy.
These two levels of action — urgent responses to immediate challenges and long-term strategic
integration — may not automatically converge. If not addressed within a unified and
comprehensive framework, the risk of divisions and disparities across the continent could
emerge. Therefore, Europe must strike a careful balance between pragmatism and vision,
ensuring that immediate solutions do not undermine the broader objective.
The point of this balance needs to be found through practical and operational solutions that can
push Europe forward and promote institutional integration, while also positioning Europe as a
global leader in defence, sustainability and technological innovation.
Given the above, the European People’s Party:
RESOLUTION
Commits the bodies of the EPP, as the principal European political force, together with the other
pro-European democratic political forces, to undertake initiatives that identify the most
effective institutional forms for a strong common European policy in the fields of foreign policy,
while further advancing the already ongoing process towards a common European defence
policy following the guidelines of the White Paper for European Defence-Readiness 2030,
presented by European Commissioner for Defence and Space, Andrius Kubilius. Moreover, the
discussion on key investment strategies must include the identification of expenses not to be
calculated for the purposes of balancing the budget.
Commits the EPP bodies to support the identification of a more effective institutional model,
which prioritises collective European interests as a projection of national policies. This includes
strengthening democratic processes throughout Europe and enhancing the powers of the
common institutions, with the ultimate goal of ensuring Europe’s role as a promoter of peace
and prosperity, both internally and in its relations with the world. (apertura su nuova finestra)

#Now is time for a new Europe#.
🔵 Approvata dal Congresso del PPE la mozione presentata da Base Popolare Italia, illustrata in assemblea plenaria da Andrea Castellani (Base Popolare Marche).
🟡 "Non solo accordi intergovernativi - come consuetudune- ma più sovranità all'Europa, una vera autonomia e una più forte indipendenza su sicurezza, energia, tecnologia.
🔴 No al vassallaggio dell'Europa"
🟢 Giovani frecce si rendono protagoniste nello scenario europeo e chiedono un ruolo più forte nella vita politica delle loro comunità. (apertura su nuova finestra)

Al congresso del Partito Popolare Europeo approvata stamane la mozione presentata da Andrea Castellani per conto di Base Popolare.
Un piccolo passo, significativo, per raggiungere una grande meta!
Orgogliosi di aver promosso dalle Marche questa iniziativa che ipoteca, in modo decisivo, il cammino per una reale integrazione politica e istituzionali dei paesi europei.
Grazie Gian Mario Spacca, grazie Andrea Castellani ! 🍀🍀 (apertura su nuova finestra)

Valencia - Aperto il Congresso del PPE
Domattina sarà approvata la mozione di Base Popolare, ideata e scritta nelle Marche per iniziativa di Andrea Castellani e di Gian Mario Spacca.
Ricordiamo ancora una volta che:
- è la sola mozione presentata da un partito italiano nel congresso europeo;
- l'Europa è il vero riferimento di Base Popolare;
- in italia, continueremo la battaglia per la legge elettorale proporzionale per sostenere la rinascita del Partito Popolare Italiano;
La mozione sarà illustrata nella seduta plenaria da Andrea Castellani di Base Popolare Marche. (apertura su nuova finestra)

La ricerca di un difficile equilibrio tra mantenere lo stile di vita europeo e costruire il ruolo dell'Europa nel nuovo scenario globale: è il tema centrale del dibattito al Congresso del Partito Popolare Europeo di Valencia.
Per l'Europa è arrivato il tempo di "completarsi" e iniziare a "competere" davvero con gli altri players globali su innovazione, sicurezza e decarbonizzazione, facendo "whatever it takes" (qualunque cosa sia necessaria), come ha indicato Mario Draghi. (apertura su nuova finestra)

IL CONGRESSO DEL PARTITO POPOLARE EUROPEO
Si aprirà a Valencia in Spagna, martedì 29 aprile, il Congresso del Partito Popolare Europeo (EPP), cui dedicheremo ampio spazio e approfondimenti dei prossimi giorni.
Base Popolare partecipa di diritto quale membro effettivo al congresso. La delegazione italiana sarà guidata dal Presidente del comitato nazionale Gian Mario Spacca.
Un ruolo di prestigio di cui andiamo orgogliosi e che certamente, anche ad una convention internazionale così prestigiosa, farà valere le sue competenze e la sua esperienza politica, in particolare, su temi complessi ed attualissimi come quelli delle prospettive dell’Unione Europea. (apertura su nuova finestra)

L’EREDITÀ DI FRANCESCO, IL PAPA DELLA SPERANZA
Pubblichiamo il testo integrale dell'omelia pronunciata in piazza san Pietro dal cardinale Giovanni Battista Re
In questa maestosa piazza di San Pietro, nella quale Papa Francesco tante volte ha celebrato l’Eucarestia e presieduto grandi incontri nel corso di questi 12 anni, siamo raccolti in preghiera attorno alle sue spoglie mortali col cuore triste, ma sorretti dalle certezze della fede, che ci assicura che l’esistenza umana non termina nella tomba, ma nella casa del Padre in una vita di felicità che non conoscerà tramonto. A nome del Collegio dei Cardinali ringrazio cordialmente tutti per la vostra presenza. Con intensità di sentimento rivolgo un deferente saluto e vivo ringraziamento ai Capi di Stato, ai Capi di Governo e alle Delegazioni ufficiali venute da numerosi Paesi ad esprimere affetto, venerazione e stima verso il Papa che ci ha lasciati. Il plebiscito di manifestazioni di affetto e di partecipazione, che abbiamo visto in questi giorni dopo il suo passaggio da questa terra all’eternità, ci dice quanto l’intenso Pontificato di Papa Francesco abbia toccato le menti ed i cuori. La sua ultima immagine, che rimarrà nei nostri occhi e nel nostro cuore, è quella di domenica scorsa, Solennità di Pasqua, quando Papa Francesco, nonostante i gravi problemi di salute, ha voluto impartirci la benedizione dal balcone della Basilica di San Pietro e poi è sceso in questa piazza per salutare dalla papamobile scoperta tutta la grande folla convenuta per la Messa di Pasqua. Con la nostra preghiera vogliamo ora affidare l’anima dell’amato Pontefice a Dio, perché Gli conceda l’eterna felicità nell’orizzonte luminoso e glorioso del suo immenso amore. Ci illumina e ci guida la pagina del Vangelo, nella quale è risuonata la voce stessa di Cristo che interpellava il primo degli Apostoli: “Pietro, mi ami tu più di costoro?”. E la risposta di Pietro era stata pronta e sincera: “Signore, Tu conosci tutto; Tu sai che ti voglio bene!”. E Gesù gli affidò la grande missione: “Pasci le mie pecore”. Sarà questo il compito costante di Pietro e dei suoi Successori, un servizio di amore sulla scia del Maestro e Signore Cristo che “non era venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per tutti” (Mc.10,45). Nonostante la sua finale fragilità e sofferenza, Papa Francesco ha scelto di percorrere questa via di donazione fino all’ultimo giorno della sua vita terrena. Egli ha seguito le orme del suo Signore, il buon Pastore, che ha amato le sue pecore fino a dare per loro la sua stessa vita. E lo ha fatto con forza e serenità, vicino al suo gregge, la Chiesa di Dio, memore della frase di Gesù citata dall’Apostolo Paolo: “C’è più gioia nel dare che nel ricevere” (Atti, 20,35). Quando il Card. Bergoglio, il 13 marzo del 2013, fu eletto dal Conclave a succedere a Papa Benedetto XVI, aveva alle spalle gli anni di vita religiosa nella Compagnia di Gesù e soprattutto era arricchito dall’esperienza di 21 anni di ministero pastorale nell’Arcidiocesi di Buenos Aires, prima come Ausiliare, poi come Coadiutore e in seguito, soprattutto, come Arcivescovo. La decisione di prendere il nome Francesco apparve subito come la scelta di un programma e di uno stile su cui egli voleva impostare il suo Pontificato, cercando di ispirarsi allo spirito di San Francesco d’Assisi.
Conservò il suo temperamento e la sua forma di guida pastorale, e diede subito l’impronta della sua forte personalità nel governo della Chiesa, instaurando un contatto diretto con le singole persone e con le popolazioni, desideroso di essere vicino a tutti, con spiccata attenzione alle persone in difficoltà, spendendosi senza misura, in particolare per gli ultimi della terra, gli emarginati. È stato un Papa in mezzo alla gente con cuore aperto verso tutti. Inoltre è stato un Papa attento al nuovo che emergeva nella società ed a quanto lo Spirito Santo suscitava nella Chiesa.
Con il vocabolario che gli era caratteristico e col suo linguaggio ricco di immagini e di metafore, ha sempre cercato di illuminare con la sapienza del Vangelo i problemi del nostro tempo, offrendo una risposta alla luce della fede e incoraggiando a vivere da cristiani le sfide e le contraddizioni di questi nostri anni di cambiamenti, che amava qualificare “cambiamento di epoca”. Aveva grande spontaneità e una maniera informale di rivolgersi a tutti, anche alle persone lontane dalla Chiesa. Ricco di calore umano e profondamente sensibile ai drammi odierni, Papa Francesco ha realmente condiviso le ansie, le sofferenze e le speranze del nostro tempo della globalizzazione, e si è donato nel confortare e incoraggiare con un messaggio capace di raggiungere il cuore delle persone in modo diretto e immediato.
Il suo carisma dell’accoglienza e dell’ascolto, unito ad un modo di comportarsi proprio della sensibilità del giorno d’oggi, ha toccato i cuori, cercando di risvegliare le energie morali e spirituali. Il primato dell’evangelizzazione è stato la guida del suo Pontificato, diffondendo, con una chiara impronta missionaria, la gioia del Vangelo, che è stata il titolo della sua prima Esortazione Apostolica Evangelii gaudium. Una gioia che colma di fiducia e speranza il cuore di tutti coloro che si affidano a Dio.
Filo conduttore della sua missione è stata anche la convinzione che la Chiesa è una casa per tutti; una casa dalle porte sempre aperte. Ha più volte fatto ricorso all’immagine della Chiesa come “ospedale da campo” dopo una battaglia in cui vi sono stati molti feriti; una Chiesa desiderosa di prendersi cura con determinazione dei problemi delle persone e dei grandi affanni che lacerano il mondo contemporaneo; una Chiesa capace di chinarsi su ogni uomo, al di là di ogni credo o condizione, curandone le ferite. Innumerevoli sono i suoi gesti e le sue esortazioni in favore dei rifugiati e dei profughi.
Costante è stata anche l’insistenza nell’operare a favore dei poveri. È significativo che il primo viaggio di Papa Francesco sia stato quello a Lampedusa, isola simbolo del dramma dell’emigrazione con migliaia di persone annegate in mare. Nella stessa linea è
stato anche il viaggio a Lesbo, insieme con il Patriarca Ecumenico e con l’Arcivescovo di Atene, come pure la celebrazione di una Messa al confine tra il Messico e gli Stati Uniti, in occasione del suo viaggio in Messico. Dei suoi 47 faticosi Viaggi Apostolici resterà nella storia in modo particolare quello in Iraq nel 2021, compiuto sfidando ogni rischio. Quella difficile Visita Apostolica è stata un balsamo sulleferite aperte della popolazione irachena, che tanto aveva sofferto per l’opera disumana dell’Isis. È stato questo un Viaggio importante anche per il dialogo interreligioso, un’altra dimensione rilevante della sua opera pastorale. Con la Visita Apostolica del 2024 a quattro Nazioni dell’Asia-Oceania, il Papa ha raggiunto “la periferia più periferica del mondo”.
Papa Francesco ha sempre messo al centro il Vangelo della misericordia, sottolineando ripetutamente che Dio non si stanca di perdonarci: Egli perdona sempre qualunque sia la situazione di chi chiede perdono e ritorna sulla retta via. Volle il Giubileo Straordinario della Misericordia, mettendo in luce che la misericordia è “il cuore del Vangelo”.
Misericordia e gioia del Vangelo sono due parole chiave di Papa Francesco. In contrasto con quella che ha definito “la cultura dello scarto”, ha parlato della cultura dell’incontro e della solidarietà. Il tema della fraternità ha attraversato tutto il suo Pontificato con toni vibranti. Nella Lettera Enciclica “Fratelli tutti” ha voluto far rinascere un’aspirazione mondiale alla fraternità, perché tutti figli del medesimo Padre che sta nei cieli. Con forza ha spesso ricordato che apparteniamo tutti alla medesima famiglia umana. Nel 2019, durante il viaggio negli Emirati Arabi Uniti, Papa Francesco ha firmato un documento sulla “Fratellanza Umana per la Pace Mondiale e la Convivenza Comune”, richiamando la comune paternità di Dio. Rivolgendosi agli uomini e alle donne di tutto il mondo, con la Lettera Enciclica Laudato si’ha richiamato l’attenzione sui doveri e sulla corresponsabilità nei riguardi della casa comune. “Nessuno si salva da solo”. Di fronte all’infuriare delle tante guerre di questi anni, con orrori disumani e con innumerevoli morti e distruzioni, papa Francesco ha incessantemente elevata la sua voce implorando la pace e invitando alla ragionevolezza, all’onesta trattativa per trovare le soluzioni possibili, perché la guerra – diceva - è solo morte di persone, distruzioni di case, ospedali e scuole. La guerra lascia sempre il mondo peggiore di come era precedentemente: essa è per tutti sempre una dolorosa e tragica sconfitta.
Costruire ponti e non muri” è un’esortazione che egli ha più volte ripetuto e il servizio di fede come Successore dell’Apostolo Pietro è stato sempre congiunto al servizio dell’uomo in tutte le sue dimensioni. In unione spirituale con tutta la Cristianità siamo qui numerosi a pregare per Papa Francesco perché Dio lo accolga nell’immensità del suo amore. Papa Francesco soleva concludere i suoi discorsi ed i suoi incontri dicendo: “Non dimenticatevi di pregare per me”.
Caro papa Francesco, ora chiediamo a Te di pregare per noi e che dal cielo Tu benedica la Chiesa, benedica Roma, benedica il mondo intero, come domenica scorsa hai fatto dal balcone di questa Basilica in un ultimo abbraccio con tutto il popolo di Dio, ma idealmente anche con l’umanità che cerca la verità con cuore sincero e tiene alta la fiaccola della speranza. (apertura su nuova finestra)