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Un percorso che, iniziando dai territori, vuole andare lontano.

Un percorso che, iniziando dai territori, vuole andare lontano.
Foto in primo piano di Gian Mario Spacca
Gian Mario Spacca, Presidente del Comitato Strategico

Care amiche e cari amici,

viviamo una situazione di grave disagio, che si evidenzia ad ogni passaggio elettorale, dove più della metà dei cittadini si allontana dalle urne.

Dilaga la sfiducia nelle istituzioni e verso una politica incapace di costruire soluzioni concrete.

Dall'altra parte appare ormai chiaro che l’affidarsi alla propria individualità, cercando di realizzare il solo interesse materiale, non funziona.

Come pure non reca nulla di buono il racchiudersi, o fondere acriticamente la propria coscienza, in un gruppo alimentato solo da rancori e paure.

Dopo oltre un decennio di progressivo impoverimento, alimentato da illusorie furbizie individuali, narcisismi leaderistici e populismi mediatici, si comprende sempre più che questa è la strada della “demagonia”, ovvero dell’agonia della democrazia.

Riaffiora così, libera e forte, la consapevolezza che la finalità dell’impegno politico non è “rottamare”, ma “costruire” il bene comune attraverso la responsabilità personale, scegliendo con competenza nella relatività degli strumenti disponibili.

Riemerge la consapevolezza che la legge del bene comune può affermarsi solo attraverso la valorizzazione di ogni persona, nella responsabilità delle comunità in cui ci si organizza, ad iniziare dalla famiglia, fino ad arrivare alle più estese comunità umane quali lo stato, l’Europa, le nazioni unite per la pace.

Realizzare il bene comune significa impegnarsi per la crescita, il benessere e la salute di ogni persona, perché si riprenda ad avere fiducia nella vita.

Questo è il nostro impegno.

E’ l’impegno di Base Popolare.

Un luogo d’incontro persino tra avverse visioni politiche, ma nel rispetto reciproco.

Dove costruire è più importante che distruggere.

Una piattaforma aperta ed inclusiva.

Una piramide rovesciata, dove la base è più importante del vertice.

Dove i doveri che nascono dalla responsabilità convivono con i diritti che appartengono ad ogni persona.

Un gruppo di amici, dove, chi ha maturato significative esperienze politiche diviene un “arco” al servizio di giovani “frecce”, che vogliono essere protagoniste di una nuova stagione politica. E tutti insieme si ritorna alla fiducia tra le persone e nelle comunità.

Unisciti a noi.

Foto in primo piano di Raimondo Orsetti
Raimondo Orsetti, Coordinatore Regionale

Benvenuti sul sito ufficiale di Base Popolare Marche!

Cari aderenti, simpatizzanti ed elettori,
è con grande entusiasmo e senso di responsabilità che mi rivolgo a voi, in qualità di Coordinatore Regionale di Base Popolare Marche. Questo spazio virtuale è il nostro punto di incontro, il luogo in cui vogliamo condividere idee, progetti e iniziative per costruire una società più giusta, inclusiva e partecipativa.

Base Popolare nasce dal desiderio di rispondere alle sfide del nostro tempo con coraggio, competenza e determinazione. Il nostro movimento si fonda su valori solidi come la giustizia sociale, la difesa dei diritti individuali e collettivi, la tutela del lavoro e dell’ambiente, e una politica che metta al centro la persona e non gli interessi di pochi. In un’epoca di incertezze e disorientamento, siamo convinti che la politica debba tornare a essere un vero strumento di cambiamento, vicino alla gente e alle sue necessità quotidiane.

La nostra forza risiede nella capacità di unire le persone, di raccogliere la diversità delle esperienze e dei pensieri in un progetto comune che guarda al futuro con fiducia e speranza. Non siamo un movimento di facili slogan, ma di azioni concrete, di persone che credono nella politica come un’opportunità per migliorare le nostre comunità e la nostra Regione.

Vogliamo essere il punto di riferimento di tutti coloro che sentono il bisogno di un’alternativa seria e credibile, che sfida il conformismo e le logiche del “tutto è uguale”. Per questo vi invito a seguirci, ad approfondire le nostre iniziative, a partecipare attivamente alla costruzione di un futuro che, insieme, possiamo rendere migliore.

Base Popolare è un movimento aperto, dinamico, che cresce grazie all’impegno e alla passione di ognuno di noi. Se condividete i nostri valori e le nostre battaglie, vi invito a fare parte di questa comunità e a lavorare insieme per dare voce ai cittadini, per riportare la politica al servizio del bene comune.

Il nostro cammino è solo all’inizio. Lavoriamo ogni giorno con determinazione e passione per un’Italia e una Regione Marche che possano guardare al futuro con fiducia, dove la dignità e il benessere della persona sono al centro di ogni decisione politica ed i giovani la nostra grande scommessa per il rinnovamento della politica.

Grazie per il vostro supporto e per l’entusiasmo che ci accompagnano. Insieme, possiamo fare la differenza.

Raimondo Orsetti
Coordinatore Regionale Base Popolare Marche

News

𝐒𝐨𝐧𝐨 𝐄𝐦𝐚𝐧𝐮𝐞𝐥𝐞 𝐏𝐞𝐭𝐫𝐮𝐜𝐜𝐢, 𝐜𝐨𝐨𝐫𝐝𝐢𝐧𝐚𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐝𝐢 𝐁𝐀𝐒𝐄 𝐏𝐎𝐏𝐎𝐋𝐀𝐑𝐄 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐩𝐫𝐨𝐯𝐢𝐧𝐜𝐢𝐚 𝐝𝐢 𝐏𝐞𝐬𝐚𝐫𝐨 𝐞 𝐔𝐫𝐛𝐢𝐧𝐨 𝐞 𝐒𝐢𝐧𝐝𝐚𝐜𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐩𝐢𝐜𝐜𝐨𝐥𝐨 𝐜𝐨𝐦𝐮𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐌𝐨𝐦𝐛𝐚𝐫𝐨𝐜𝐜𝐢𝐨, 𝐧𝐞𝐥 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐨 𝐞𝐧𝐭𝐫𝐨𝐭𝐞𝐫𝐫𝐚 𝐭𝐫𝐚 𝐏𝐞𝐬𝐚𝐫𝐨 𝐞 𝐅𝐚𝐧𝐨. Su mandato del Direttivo Regionale, che ringrazio per la fiducia concessami – anche a fronte del segnale che Base Popolare vuole dare per il percorso che stiamo intraprendendo – sono su questo splendido palco a rappresentare questo nuovo partito, nato come associazione politica a Roma il 3 febbraio 2024, ma che viene da lontano. In poco meno di un anno facciamo parte del Partito Popolare Europeo e, fra poche settimane, ci costituiremo come partito nazionale, pronti a correre per le elezioni regionali di oggi e per le politiche del 2027. La scelta di Base Popolare è chiara: collaborare con il Presidente Acquaroli, offrendo le nostre competenze, le nostre capacità di donne e uomini che, con spirito di dedizione, senso di sacrificio, umiltà e soprattutto professionalità, concorrono a realizzare un nuovo progetto politico, pronto a rispondere alle esigenze delle Marche e dei marchigiani, senza se e senza ma. La nostra è stata una scelta programmatica, fondata su un "Progetto Marche" elaborato e condiviso per lunghi mesi. Un programma basato su principi per noi fondamentali: i valori cristiani, il Popolarismo, la centralità della persona; valori molto lontani dal populismo e dall’egocentrismo a cui ha scelto di guardare quella piccola parte di scissionisti che ha trovato casa altrove. Tradendo il progetto, costoro hanno scelto la casa dell’ideologia, quella che oggi vede AVS, Partito Democratico, M5S, ecc. uniti da non si sa quale programma – visto che ancora devono scriverlo. Tra questi vi sono quelli che dovevano "aprire la politica come una scatoletta di tonno" e che invece si sono ritrovati succubi... delle sardine. Forse gli interessi sono andati al di là del programma: a questo punto, lo potrebbe scrivere direttamente Fratoianni… o meglio ancora Landini, che ha tentato con un referendum – risultato fallimentare – di fare un sol boccone di una coalizione, per ora guidata da un candidato divisivo e arrogante, incapace di sedersi a un tavolo per un confronto su progettualità che guardino al bene della nostra Regione. Ora vogliamo capire se, per questo signore, vengano prima il bene delle Marche e dei marchigiani oppure il proprio ego. Vorremmo capire perché si girava dall’altra parte, questo candidato "landiniano", quando da Sindaco di Pesaro non vedeva la fuga – regnante Ceriscioli 2018 – di medici, primari e personale amministrativo dall’Azienda Marche Nord, che aveva a 200 metri dal Comune che amministrava. Era forse in allegra vacanza con Matteo Renzi, negli stessi anni, quando chiudevano i battenti di Banca Marche, creando un problema creditizio su tutto il tessuto economico marchigiano e mettendo le nostre imprese in ginocchio. Potrei andare avanti, passando per le questioni legate alla Provincia di Pesaro e Urbino da lui amministrata o per "Affidopoli", ma non sono qui per criticare gli altri, bensì per condividere un progetto finalizzato a far sì che la nostra splendida Regione esca dal periodo di transizione ereditato dalla precedente Giunta, che il Presidente Acquaroli si è trovato ad affrontare nel pieno di una crisi pandemica senza precedenti – che magari qualcuno pensava di risolvere con le spillette. 𝐑𝐢𝐜𝐨𝐬𝐭𝐫𝐮𝐢𝐫𝐞 𝐬𝐮𝐥𝐥𝐞 𝐦𝐚𝐜𝐞𝐫𝐢𝐞 𝐫𝐢𝐜𝐡𝐢𝐞𝐝𝐞 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐨! Per questo BASE POPOLARE ha elaborato il suo programma, da confrontare con quello del Presidente, e il confronto si è concluso con la condivisione di percorsi e obiettivi. Obiettivi che noi di Base Popolare – e noi Sindaci – valutiamo non in senso astratto, ma con pragmatismo, senso di responsabilità e servizio quotidiano verso cittadini e cittadine. 𝐁𝐀𝐒𝐄 𝐏𝐎𝐏𝐎𝐋𝐀𝐑𝐄 𝐞̀ 𝐜𝐨𝐧𝐯𝐢𝐧𝐭𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐨𝐥𝐨 𝐜𝐨𝐬𝐢̀, 𝐜𝐨𝐧 𝐫𝐢𝐬𝐩𝐨𝐬𝐭𝐞 𝐜𝐡𝐢𝐚𝐫𝐞, 𝐩𝐨𝐬𝐬𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐟𝐚𝐫 𝐬𝐢̀ 𝐜𝐡𝐞 𝐥𝐚 𝐠𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐭𝐨𝐫𝐧𝐢 𝐚 𝐯𝐨𝐭𝐚𝐫𝐞: 𝐦𝐞𝐧𝐨 𝐥𝐢𝐤𝐞, 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐜𝐨𝐧𝐜𝐫𝐞𝐭𝐞𝐳𝐳𝐚! Abbiamo condiviso percorsi anche innovativi in ambito sanitario: una sanità non ospedalocentrica, ma basata sul territorio, con attenzione alla programmazione e pianificazione strategica. Chi avrà la pazienza di leggerlo vedrà quanta importanza il nostro programma attribuisce a turismo, PMI, agricoltura, enogastronomia, welfare, cultura, digitalizzazione e intelligenza artificiale. Sempre con modalità attuative basate sulla persona, sulla trasparenza, sulla partecipazione, professionalità e competenza. Per premiare il merito ed “abrogare” il clientelismo. Il rapporto con gli alleati sarà improntato alla disponibilità al confronto in itinere sui punti programmatici, ma al contempo sarà di indisponibilità assoluta a derogare dal rigoroso rispetto dei principi e dei valori annunciati. 𝐒𝐚𝐫𝐞𝐦𝐨 𝐥𝐞𝐚𝐥𝐢, 𝐏𝐫𝐞𝐬𝐢𝐝𝐞𝐧𝐭𝐞, saremo rispettosi del Suo ruolo, della Sua persona e della Sua figura di Garante. Abbiamo apprezzato il Suo saper ascoltare, la Sua umiltà, il prendere consapevolezza anche di qualche errore che, nel tragitto, può capitare. La Sua disponibilità e la crescita che ha dimostrato, giorno dopo giorno, in questi cinque difficili anni di governo, hanno evidenziato la Sua volontà di mettere al centro di ogni obiettivo le Marche e i marchigiani. 𝐏𝐞𝐫 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐬𝐚𝐫𝐞𝐦𝐨 𝐚𝐥 𝐒𝐮𝐨 𝐟𝐢𝐚𝐧𝐜𝐨, 𝐏𝐫𝐞𝐬𝐢𝐝𝐞𝐧𝐭𝐞. 𝐄𝐝 𝐨𝐫𝐚 𝐚𝐧𝐝𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐚 𝐯𝐢𝐧𝐜𝐞𝐫𝐞! 𝐈𝐧𝐬𝐢𝐞𝐦𝐞, 𝐮𝐧𝐢𝐭𝐢! (apertura su nuova finestra)
BASE POPOLARE E IL PROBLEMA SOCIALE DELLA VIOLENZA Il femminicidio più recente, in ordine di tempo è quello avvenuto solo ieri nella vicina Tolentino. Una giovane donna, madre di due figli, brutalmente accoltellata a morte, per strada, tra la gente, dall’ex marito da cui era separata da anni; come non essere profondamente addolorati da tanta insensata violenza. Difficile anche non cadere nella retorica e non cedere ad esprimere giudizi ovvi e scontati quanto inefficaci. La gravità del problema merita una attenta valutazione e la predisposizione di efficaci misure operative. Base Popolare ha tra i suoi principi irrinunciabili posti a fondamento della propria politica: la tutela e il rispetto della persona. Ciò che caratterizza profondamente la persona è l’insieme dei rapporti sociali che legano i soggetti per costituire le comunità. Il singolo spesso si trova solo, isolato ed incapace di affrontare e superare problemi e difficoltà che la vita presenta ad ogni fase della esistenza e le soluzioni sono istintive o totalmente errate. Gli atti violenti sono espressione di forte disagio esistenziale, di rapporti interpersonali male gestiti, di sentimenti non compresi nella esatta realtà. La società tutta non può permettersi di sottovalutare problemi che minano la stabilità sociale e che non sono giustificabili né tollerabili, la sola indignazione non basta. Le violenze verso le donne, i femminicidi, sono una parte preponderante delle manifestazioni aberranti della attuale società, ma le strategie operative devono essere dirette su due fronti: verso i giovani fin dalla prima età scolare sino alla adolescenza, con l’impegno per una formazione educativa che ponga in primo piano l’inalienabile rispetto del prossimo e il riconoscimento e la comprensione dei propri e degli altrui sentimenti. Gli adulti maschi spesso non reggono alle modifiche dei sentimenti nel tempo e manifestano l’isolamento mentale, la mancanza di una via d’uscita, con soluzioni estreme di violenza, quasi mai verso sé stessi che si autoassolvono e giustificano, ma verso la moglie, la fidanzata, la compagna, la madre dei propri figli che viene brutalmente colpita, uccisa, eliminata. Quindi da parte delle donne va posta massima attenzione anche a minimi segnali di intolleranza o di vera e propria violenza verbale o fisica. Sta alle forze dell’ordine, alle Istituzioni come Comuni e Regione, alle agenzie sociali, ai presìdi sanitari, alle tante associazioni come anche ai semplici cittadini, ciascuno con i propri mezzi e le proprie peculiari competenze, collegarsi e fare rete per dare aiuto soprattutto preventivo ed efficace al disagio presente nella società. Essere veloci nel percepire segnali che poi potrebbero evolvere in atti violenti potrebbe servire ad evitare drammi e a salvare vite innocenti. Cristina Castellani Direzione Regionale Base Popolare Marche (apertura su nuova finestra)
DOMANI A CIVITANOVA MARCHE PER SOSTENERE LA CANDIDATURA DI FRANCESCO ACQUAROLI La scelta fatta da Base Popolare di sostenere la candidatura di Francesco Acquaroli a Presidente della Regione Marche è stata il risultato di un lungo percorso che ha messo a confronto due programmi e soprattutto due candidati che intendono governare la nostra comunità regionale nei prossimi cinque anni. Senza pregiudiziali ideologiche, ma seguendo un principio di realtà, attenti ai valori della persona e della comunità. Ora è accaduto negli ultimi mesi che uno dei due candidati ha accettato il confronto e si è reso disponibile al dialogo e ad arricchire la sua proposta di governo. Persino a far tesoro dei propri errori e cambiare direzione accettando di innalzare il livello di competenza tecnica dei futuri amministratori. L’altro ha rifiutato di confrontarsi, rifiutando ogni invito, chiedendo semplicemente voti e consenso da aggiungere alla sua idea di governo. Inoltre ha manovrato con azioni di dubbia legittimità per generare pressioni all’interno dell’assemblea deliberante. Alla fine la scelta di Base Popolare l’ha fatta democraticamente l’assemblea di Base Popolare che sicuramente è stata influenzata dai differenti comportamenti dei due candidati. Il presunto scisma raccontato dai media ha interessato alcune decine di aderenti su quattrocentotrentacinque iscritti. Persino chi sosteneva l’opportunità di non partecipare alle prossime elezioni regionali, si è convinto di questa scelta. Ma soprattutto ne sono stati convinti i tanti giovani ragazzi che partecipano a questo percorso che non hanno ansie di prestazioni elettorale e che pian piano produrrànno quelle modifiche che tutti auspicano restituendo ai cittadini la possibilità di scegliersi davvero i propri rappresentanti senza le costrizioni del maggioritario e quindi affermare una differente cultura politica non più basata sul leaderismo narcisistico e su una verticalizzazione delle scelte che ha impoverito in maniera gravissima il nostro Paese negli ultimi venti anni. Questo resta il vero obiettivo di Base Popolare da raggiungere nelle prossime elezioni politiche creando un grande Partito Popolare, europeista, ispirato dalla centralità della persona e dai valori della comunità. Infine una considerazione aggiuntiva che non è entrata nelle valutazioni politiche di Base Popolare, ma che in molti personalmente hanno sentito intimamente nella valutazione tra i due candidati: la quotidiana concreta testimonianza dei valori cristiani nella propria vita. Molte e più approfondite valutazioni hanno accompagnato questa scelta assunta a maggioranza ed accettata anche da chi aveva un’opinione inizialmente differente, nel pieno rispetto dei principi della democrazia. Base Popolare Marche (apertura su nuova finestra)